La classe quinta è stata coinvolta in un'attività di ripasso di grammatica, disciplina considerata noiosa per antonomasia, sfruttando però il famoso gioco "Nomi, cose e città". I bambini divisi in squadre dovevano trovare in ogni manche parole con la stessa lettera afferenti a categorie di nomi differenti (alterati, derivati, collettivi...). In questo modo il ripasso è stato dinamico, ha reso gli allievi protagonisti del loro apprendimento e li ha spinti a riflettere sulla lingua.